Disegni, progetti, carte geografiche, antiche mappe, illustrazioni, incisioni, stampe, manoscritti, documenti notarili e d’archivio, ma anche brani letterari e testimonianze popolari come proverbi e modi di dire, e quella forma d’arte pre-naif che si esprimeva negli ex-voto, intessono il racconto avvincente e per nulla scontato della conquista dell’acqua corrente nelle case, della lotta al colera vinta con le fognature e quella alla malaria vinta con le bonifiche, della difesa del suolo e dei fiumi, e dei progressi resi possibili dalle irrigazioni e dall’energia elettrica che, all’inizio, era prevalentemente d’origine idraulica.